La Regata

30 maggio – 1 giugno 2025
151 Miglia – Trofeo Cetilar
La vera classica del Mediterraneo.

Nell’ambito della vela italiana, la 151 Miglia – Trofeo Cetilar è il simbolo di una sfida sportiva avvincente e di un evento imperdibile. Una regata aperta a tutti, concepita per esaltare le qualità strategiche degli equipaggi partecipanti, ma soprattutto per vivere emozioni che solo la passione, lo sport e il mare sanno generare. Una regata ideata da armatori per armatori, che porta con sé tutta la forza del mare e del vento.

Oltre un decennio di vela e di passione: la storia della 151 Miglia – Trofeo Cetilar

La regata nasce da un’intuizione di Roberto Lacorte, presidente dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, con il supporto dello Yacht Club Punta Ala e dello Yacht Club Livorno.

Roberto, imprenditore di successo e Vicepresidente del Gruppo PharmaNutra S.p.A., propone di realizzare una prova offshore di media durata, con un percorso che si snoda lungo uno dei campi di regata naturali più belli e affascinanti al mondo, le isole dell’Arcipelago Toscano. Una gara tecnicamente stimolante per i regatanti esperti, ma sicura e quindi accessibile anche ai neofiti. L’idea è semplice quanto efficace e distante dagli standard italiani della vela: chi partecipa alla 151 Miglia – Trofeo Cetilar non è solo ospite di una manifestazione sportiva di alto livello, ma ne diventa il protagonista.

Il 20 maggio 2010 gli yacht sulla linea di partenza erano 53. Dopo nemmeno un decennio, gli iscritti salgono a oltre 250 barche, un numero che si riconferma edizione dopo edizione.
Un numero che consacra la 151 Miglia come la regata d’altura italiana più frequentata e amata, la nuova classica del Mediterraneo, che può contare sull’endorsement della FIV – Federazione Italiana Vela, dell’UVAI – Unione Vela d’Altura Italiana e dell’IMA – International Maxi Association.
Importanti partner hanno supportato nel corso degli anni la regata, fra cui PharmaNutra, North Sails, Slam, TAG Heuer, Locman, Azimut-Benetti, Rigoni di Asiago, Salvatore Ferragamo, Acqua dell’Elba, PROtect Tapes, Plastimo e Crew Pro.

la rotta della 151 miglia - grafica del percorso

La nostra rotta: 151 miglia pensate per stupirti, anno dopo anno

Una parte del successo registrato in questi anni è dovuto allo spettacolare percorso di regata: uno scenario unico al mondo, che dalla costa tirrenica porta la flotta fino all’isolotto della Giraglia, per poi dirigersi verso l’Isola d’Elba e le Formiche di Grosseto, per concludersi a Punta Ala.

La rotta è nota e apprezzata anche per la sua straordinaria ambivalenza: perfetta per i neofiti della grande altura, che possono navigare sotto costa per gran parte della regata, e allo stesso tempo tecnica e tatticamente stimolante per i più esperti.
Si tratta di un percorso che lega la 151 Miglia non solo al mare, ma al territorio di Pisa, Livorno e Grosseto, richiamando centinaia di appassionati e semplici curiosi, complici anche i numerosi eventi organizzati a terra che inaugurano di fatto la stagione estiva della costa Toscana.

I protagonisti

La 151 Miglia – Trofeo Cetilar è una regata in cui i grandi nomi della vela mondiale condividono il campo di regata con semplici appassionati, in un connubio unico tra tattica e passione.

Nel corso oltre 10 anni la 151 Miglia ha ospitato alcuni tra i più grandi campioni della velanazionale ed internazionale, come i neozelandesi Brad Butterworth e Simon Daubney, il francese Ian Lipinski, l’olandese Bouwe Bekking, gli italiani Francesco De Angelis, Mauro Pelaschier, Tommaso Chieffi, Gabriele Benussi, Francesco Rapetti, Max Sirena, Francesco e Gabriele Bruni, Stefano Rizzi e l’olimpionica nonché attuale Vicepresidente del CONI Alessandra Sensini, che ha vinto la regata nel 2018. Tra gli armatori di spicco, lo statunitense George David, l’argentino Miguel Galluccio e gli italiani Pierluigi Loro Piana, Nicola Paoleschi, Carlo Puri Negri e Furio Benussi.

Oltre la vela: ambiente, cultura, solidarietà

Molto più di una regata, la 151 Miglia-Trofeo Cetilar, grazie alle numerose iniziative in mare e a terra, è un’occasione unica per valorizzare sport, territorio e ambiente, oltre a sostenere concretamente progetti culturali, sociali e di ricerca.

Il legame tra territorio e 151 Miglia si concretizza anche nell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente marino. La regata da anni ha aderito alla Charta Smeralda, per condividere principi e azioni a tutela dei mari e, grazie al supporto e alla collaborazione di diverse associazioni, tra cui One Ocean Foundation, Worldrise e Marevivo, si è sempre impegnata attivamente nella tutela delle acque, cercando di limitare il più possibile l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e l’utilizzo di plastica monouso durante gli eventi, sia in mare che a terra. Dal 2021 la 151 Miglia sostiene anche il progetto RECO di One Ocean Foundation, con l’obiettivo di sensibilizzare i regatanti sui comportamenti ecologicamente corretti da tenere a bordo.

Ogni anno il 4% del ricavato delle iscrizioni alla regata è devoluto ad un’associazione no-profit in linea con lo spirito della regata. Questo impegno negli anni si è concretizzato ancora di più, con l’organizzazione della gara podistica 15.1 RUN, una corsa di beneficenza nella splendida cornice del Parco Naturale di San Rossore, che inaugura la settimana della 151 Miglia e le cui quote di partecipazione sono interamente devolute alla ONLUS Per Donare la Vita.
Tra le associazioni sostenute nelle ultime edizioni: Le Querce Di Mamre, in aiuto ai rifugiati Ucraini; la Protezione Civile, alla quale è stato devoluto il 50% delle iscrizioni durante la lotta alla pandemia; Worldrise Onlus, impegnata nella riqualificazione di spiagge e mari dalla plastica; Women’s Sailing Cup & Academy in sostegno ad AIRC e alla ricerca sul tumore al seno; Fondazione Arpa, per la ricerca contro i tumori al pancreas.

151 Miglia official supporters: dicono di noi…

151 miglia 2017 - Francesco Ettorre Francesco Ettorre
Presidente FIV – Federazione Italiana Vela

“L’aspetto che più colpisce quando si approda per la prima volta alla 151 Miglia è la grande ospitalità e organizzazione. È sicuramente una regata fatta da armatori per armatori, soprattutto nella parte a terra, cosa che la contraddistingue da altre regate. Un evento non cresce così per caso, c’è dietro molto lavoro. I tre circoli coinvolti si impegnano da anni per organizzare una regata dove la cura degli equipaggi e dell’armatore vada di pari passo con il livello agonistico della flotta. Personalmente il mio ricordo più vivido è la partenza: uno spettacolo emozionante quanto raro di vele.”

Alessandra Sensini
Campionessa olimpica, Vicepresidente del CONI e Direttore Tecnico della Nazionale Giovanile di Vela

La campionessa Alessandra Sensini, vincitrice dell’edizione 2018 a bordo del Maxi Pendragon VI di Nicola Paoleschi, ha un ricordo entusiasmante della regata. “Non posso che amare il percorso della 151 Miglia, perché attraversa zone che conosco molto bene e a cui sono legata. È un’esperienza eccezionale, una navigazione incredibile, mai banale”, ricorda la quattro volte medaglia olimpica nel windsurf, attuale Vicepresidente del CONI e Direttore Tecnico della Nazionale Giovanile di Vela. “E’ una regata organizzata alla perfezione che dal punto di vista tattico e strategico offre molti spunti, perché non c’è nulla di scontato e va affrontata con la massima concentrazione.”

151 miglia 2019 - Andrew McIrvine Andrew McIrvine
Segretario Generale IMA – International Maxi Association

Nel 2018 ho vissuto la mia prima 151 Miglia da regatante, come ospite di Roberto Lacorte su SuperNikka. Sono rimasto così favorevolmente impressionato dall’esperienza da decidere di ripeterla anche nel 2019 insieme al mio equipaggio inglese sulla barca di un amico, l’X 46 Arix II. Dell’edizione 2018 ricordo soprattutto la corsa nella notte, del 2019 invece le diverse condizioni meteo che ci hanno permesso di godere del magnifico scenario lungo tutto il percorso. Regata a parte, menzione speciale meritano i grandiosi eventi sociali collaterali, sia alla partenza sia all’arrivo a Punta Ala, e l’ottima ospitalità che gli Yacht Club organizzatori ci hanno riservato, come regatanti in primis, e poi come team dell’International Maxi Association.”

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