“I primi della classe” IRC: My Song di Pier Luigi Loro Piana

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Ha concluso l’edizione numero 7 della 151 Miglia – Trofeo Cetilar in 17:57:54, arrivando secondo in reale a Punta Ala al termine di una volata mozzafiato con Pendragon, persa per poco più di due minuti. Il Maxi My Song armato da Pier Luigi Loro Piana, in equipaggio l’ex olimpionico Pietro Sibellio e numerosi ex Coppa America tra i quali Lorenzo Mazza, ha conquistato la vittoria overall nel raggruppamento IRC ed è stato uno dei protagonisti indiscussi della 151 Miglia 2016. Ecco le nostre domande per l’armatore Pigi Loro Piana:

 

Rispetto alle altre edizioni alle quali ha partecipato, che tipo di regata è stata la 151 Miglia del 2016?
Quella del 2016 è stata la mia seconda presenza. Nel 2015 sono stato spronato a partecipare dai miei figli, appassionati di questa manifestazione fin dalla sua prima edizione: in quell’occasione abbiamo sottovalutato le difficoltà del percorso e non siamo stati molto attenti nelle fasi di preparazione e gestione strategica della regata.
L’anno successivo siamo partiti con l’idea di mettere a frutto gli errori del passato e di puntare in alto, compatibilmente con tutte le variabili imposte dalle condizioni meteo. Ci siamo riusciti ed è stata una bella soddisfazione: quello che rimane impresso di questa regata, indipendentemente dal risultato, sono i luoghi che si attraversano, i tramonti e le albe di queste angoli stupendi del Mar Tirreno.

 

Dal punto di vista della tattica, qual è stata la mossa vincente che vi ha permesso di portare a casa il successo?

Non posso parlare di una vera e propria mossa tattica vincente: il successo è derivato da una serie di elementi che, sapientemente combinati l’uno con l’altro, ci hanno consentito di raggiungere il risultato sperato. I punti di partenza sono stati la solita buona preparazione di barca, vele ed equipaggio, unita ad un’analisi approfondita degli errori strategici commessi l’anno precedente. Il nostro mantra è stato “facciamo le cose semplici”: e così è andata, sia per la partenza sia per tutta la prima parte del percorso, tanto è vero che guidavamo il gruppo anche in tempo reale.
Al passaggio della Giraglia abbiamo incontrato condizioni di vento particolarmente instabili e così abbiamo deciso di puntare molto presto verso l’Elba: col senno di poi non rifaremmo questa scelta che ha consentito a Pendragon il sorpasso e al duo SuperNikka/Atalanta di farsi sotto. Da lì in avanti abbiamo controllato i nostri avversari cercando di approfittare della lunga bolina che è l’andatura con la quale My Song da il meglio di sé.

Ci racconta un momento critico e invece uno particolarmente esaltante della 151 Miglia edizione 2016?
I momenti più difficili di questa regata, che contribuiscono a renderla così affascinante, sono i passaggi vicino alle isole. Certamente la situazione più complessa che abbiamo dovuto fronteggiare è stato l’avvicinamento all’Elba: ci siamo spinti molto sotto costa per andare a cercare la brezza notturna che però non si è fatta trovare. Il momento più esaltante è stata sicuramente la partenza, con il corpo a corpo con SuperNikka che conta tanti amici a bordo come Roberto Lacorte e Tommaso Chieffi.

 

Per un armatore che punta alla vittoria, quando comincia la preparazione della 151 Miglia?
La 151 Miglia rappresenta, di norma, la prima regata della stagione ed è una regata di medio raggio, mentre il resto dell’anno prendiamo parte a regate costiere o a bastone. Inoltre si trova a ridosso della Loro Piana Superyacht Regatta di Porto Cervo.
Questi argomenti impongono maggiore attenzione nella gestione degli aspetti tecnici e logistici: partenza e arrivo in luoghi diversi non sono una passeggiata per un equipaggio numeroso, la permanenza nei porti di partenza e arrivo non sempre è agevole, appena tagliata la linea del traguardo dobbiamo pensare alla manifestazione successiva che prende il via di lì a poche ore.
Ciò detto abbiamo una squadra esperta e affiatata che lavora tutto l’anno su questi aspetti, la 151 Miglia introduce semplicemente piccole variabili ad un programma consolidato e strutturato.

 

Cosa significa, per un armatore, aggiudicarsi la vittoria della 151 Miglia?

Ovviamente aggiudicarsi un trofeo rappresenta sempre e comunque una grande gioia; nel caso specifico della 151 Miglia la soddisfazione è maggiore perché esistono due soli raggruppamenti, IRC e ORC, quindi la competizione è serrata con un numero molto alto di imbarcazioni dalle dimensioni e dalle caratteristiche assai diverse. Si tratta di un format molto divertente.
Prevedo un grande futuro per questa manifestazione che è particolarmente interessante sia per equipaggi esperti che per chi si vuole cimentare per la prima volta con l’altura: sono dunque orgoglioso che il nome di My Song rimanga impresso negli annali della 151 Miglia.

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